Ogni volta che sento il fastidioso lamento “ è un giocatore finito”, incrocio le braccia e mi metto ad aspettare il solito carro dei vincitori che passerà sotto la mia finestra.

Stavolta per la rubrica “tanto non gioca più “, ecco a voi Martin Caceres.

Acquistato con il solito scetticismo che aleggia intorno al mercato di Tare quando si avvicina ai giocatori trentenni o quelli sotto i 20, stavolta il nostro buon ds sornione qualche colpo di lusso al reparto “outlet” lo ha trovato .

Mesi passati in quel di Verona con la prospettiva di approdare in inverno a Formello, questa attesa, ahinoi, è stata dovuta all’arrivo di Caicedo, ma non commentiamo e sorvoliamo sulle scelte che hanno riguardato questioni di mercato.

Martin è un giocatore non solo suggestivo in campo, ma anche per chi lo possiede al fantacalcio. Al Verona era quasi un bomber e sicuramente regalava più gioie, con il cambio di maglia il suo ruolo si è ridimensionato.

Poco importa però, a noi un difensore serviva, in attacco non si sa più a chi dare i resti.

Tutto quello che sto scrivendo ora, è stato salvato dal VAR che ha graziato la pecca scomposta dell’uruguaiano, anche se a dirla tutta, per la legge della compensazione sarebbe stato doveroso ricordare che proprio lui si è reso protagonista del passaggio che ha mandato Parolo in rete. Quindi arbitro Maresca o no, il crimine sarebbe stato comunque condonato.

Non limitiamoci però a chiamarlo solamente “difensore”, gioca da quelle parti, ma è quasi un jolly da schierare qui e lì per tutto il reparto di retroguardia.

Ben diverso dai suoi diretti contendenti alla maglia titolare Wallace e Bastos, Martin è uno che a calcio ci sa giocare, sviste a parte perché dopo quasi 80 minuti la pecca ci sta anche. È umano dopotutto, pensare che a volte sbagliano anche i marziani come Messi !

Terminando la mia chiacchiera su uno dei migliori in campo in questa sera triste di febbraio, aggiungo che l’attesa ed il nostro reclamarlo a gran voce sono stati ripagati. Il consiglio? Tenetelo al fantacalcio se lo avete e soprattutto lo tenesse ben stretto la dirigenza biancoceleste.

 

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